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In un momento storico in cui sempre meno giovani adulti frequentano le chiese, preti e vescovi su TikTok per attrarre i giovani (Financial Times)

Vi ricorda qualcosa la Chiesa d’Inghilterra accostata al partito comunista cinese? Diciamo solo che entrambe le istituzioni hanno sviluppato un curioso legame con TikTok, la piattaforma di video sharing amatissima dagli adolescenti. Tra i tentativi del clero di sfondare su TikTok troviamo il caso della reverenda Anne Beverley, che dispensa brevi prediche, e del reverendo David Sims, che si mostra intento a imitare tendenze di ballo e canzoni, infilandosi i paramenti e, in un video, fingendo di fare kung fu in una sagrestia. L’arcivescovo di Canterbury non ha un account personale, ma un video che lo ritrae mentre dice “Oh Dio” al funerale della defunta regina è stato visualizzato milioni di volte. Si potrebbe essere tentati di inquadrare i vicari su TikTok come uno strano scontro di culture, un incontro tra l’antico e il moderno. In realtà, non c’è nulla di sorprendente: il cristianesimo organizzato ha sempre seguito la cultura popolare ovunque essa si trovasse.

Dalle reazioni alla peste antonina, passando per la stampa a caratteri mobili fino alla diffusione del televangelismo, i cristiani hanno colto i cambiamenti sociali e tecnologici come opportunità per diffondere la loro fede. La domanda è se usare TikTok per diffondere il Vangelo a un pubblico nuovo e più giovane sia una buona idea. Mentre i giovani tra i 18 e i 24 anni rappresentano oltre la metà di tutti i creatori di contenuti su TikTok, solo il 2% della stessa fascia demografica in Inghilterra si identifica come membro della Chiesa nazionale. Alcuni membri del clero pensano che il modo migliore per cercare di colmare questa evidente disparità sia andare dove si trovano i giovani, piuttosto che pregare che vengano in chiesa così com’è. Alcuni membri del clero sono diventati star involontarie di TikTok. Il vicario del Lincolnshire, reverendo Aiden Edwards, è stato ripreso mentre a un matrimonio affermava di “sudare come una ragazza grassa in un negozio di patatine” e si impigliava accidentalmente la cotta al pulpito, diventando una star da un giorno all’altro. È interessante notare che, sia sotto i video clericali intenzionali che accidentali, predominano commenti del tipo “se questo fosse il mio vicario, andrei in chiesa”.

I video più popolari provengono da estremi della chiesa: il reverendo David Sims è un carismatico evangelico che salta in giro durante le funzioni e non indossa quasi mai paramenti formali, mentre Edwards è un anglo-cattolico che si veste con i migliori paramenti disponibili. Questo forse si adatta alla tendenza generale di TikTok verso interpretazioni estreme di qualsiasi cosa. Forse la stranezza è più un problema nel modo in cui un ministero si integra con il sistema parrocchiale: da un lato è vero che qualsiasi membro del clero con un’area di interesse al di là degli schemi della vita parrocchiale deve necessariamente bilanciare le priorità, ma con TikTok c’è il problema specifico che la maggior parte dei parrocchiani probabilmente non ha idea di cosa sia.