A quasi 250 anni di distanza una delle birre più famose del mondo ha sempre gli stessi riti per gustarla al meglio (Financial Times Magazine)

La Guinness, una delle birre più famose e iconiche al mondo, nasce nel 1759 a Dublino, Irlanda, quando Arthur Guinness firma un contratto di affitto di 9.000 anni per una birreria abbandonata presso la porta di St. James. Inizialmente, la Guinness produceva “ale”, ma nel 1778 iniziò a produrre anche la “stout” per la quale è famosa oggi con il suo caratteristico colore scuro e la schiuma cremosa, che devono aspetto e gusto unici alla tostatura dell’orzo utilizzato nel processo di produzione. Nel 1954, la compagnia istituì il Guinness Book of Records, originariamente concepito come strumento di marketing per risolvere le dispute nei pub su record e fatti. Il libro è diventato un successo a sé stante ed è oggi pubblicato in tutto il mondo. Negli anni, Guinness ha ampliato la sua offerta di prodotti includendo variazioni sulla sua “stout” classica, come la Foreign Extra Stout, la Draught e edizioni limitate speciali.

Nel 1997, la Guinness Plc si è unita a Grand Metropolitan per formare Diageo, una delle più grandi compagnie di bevande alcoliche al mondo. Pur venendo prodotta in vari Paesi, la birreria di St. James’s Gate a Dublino rimane il cuore simbolico del marchio oltre a essere diventata una delle maggiori attrazioni turistiche dell’Irlanda.

In Inghilterra come in Irlanda al pub la Guinness si beve 2alla pompa” con il barilotto solitamente posto in cantina. Ma non tutti i pub servono la stessa qualità di birra. Questo perché ci sono alcune regole da rispettare: una cantina fredda è un buon punto di partenza, ma più importante è la distanza dalla cantina alla pompa. Deve essere il più breve possibile. Poi bisogna pulire regolarmente i tubi che portano la birra. Quindi usare una miscela di gas ricca di azoto, lasciando il Co2 per la lager. Non bisogna usare il detersivo per pulire i bicchieri, lasciando un residuo lattiginoso “attaccato” all’interno della vecchia pinta. In Irlanda, questo viene chiamato “schtick”.

Pronti a versare? A questo punto, diventa più un rito. Versate la birra in due fasi, anche se non si può spiegare il perché. (Questo non è fatto per il bene della birra, era una pratica nella birreria Guinness per velocizzare il servizio alle masse all’ora di) Poi, con un entusiasmo al limite dell’aggressività, bisogna sbattere quella pinta che si sta stabilizzando sul bancone.