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Royal Enfield, il marchio di moto più antico, si reinventa con un modello originale (Le Point)

Fondata nel 1901 in Inghilterra, vicino a Birmingham, Royal Enfield si afferma come il più antico marchio di motociclette la cui produzione non è mai cessata. Nel 1947, ha iniziato a fornire motociclette all’esercito dell’India, che aveva appena ottenuto l’indipendenza. Robuste e sobrie, le motociclette inglesi piacciono così tanto che sono state prodotte localmente dal 1955, prima di passare completamente sotto il controllo indiano nel 1967. Ogni anno, il marchio produce quasi un milione di modelli a Chennai, ex Madras, di cui una parte è esportata in Europa dal 2000. Dopo aver prosperato a lungo su una manciata di modelli, tra cui la famosa Bullet e l’Himalayan, Royal Enfield tenta un nuovo colpo con la Shotgun, appena messa in commercio. Azionata da un bicilindrico da 650 cm³ in linea, questa bella moto mescola i generi, un po’ bobber, un po’ cruiser, un po’ roadster. Un sellino retrò e degli eleganti filetti aggiungono un tocco vintage piuttosto riuscito. Royal Enfield gioca a fondo la carta della personalizzazione: è possibile aggiungere con un colpo di chiave un sellino per il passeggero e una trentina di elementi possono essere aggiunti per personalizzarla a piacere.

Come sempre, Royal Enfield gioca la carta della semplicità. La guida è un po’ all’antica, senza modalità di guida che modulano la potenza del motore, senza assistenza alla partenza in salita, senza regolazioni di stabilità… Al manubrio, la strumentazione è ridotta al minimo, al punto che il grande quadrante non include nemmeno un contagiri (ma è possibile avere un GPS). La finitura è piuttosto riuscita, anche se alcuni cavi potrebbero essere un po’ più nascosti, così come alcune saldature.

Grazie a una posizione di guida eretta e a un motore vivace ma non aggressivo, la Shotgun si adatta a tutti gli stili di guida, sia che si voglia divertirsi in città sia che si preferisca gironzolare in campagna. Dotato di una bella coppia, il bicilindrico ha una bella estensione e riprende senza problemi a basso regime. Il freno (disco singolo di 320 mm all’avanti e 300 mm al posteriore con ABS) è efficace, soprattutto al posteriore. Tutto sembra morbido su questo mezzo, nonostante il suo aspetto piuttosto virile: motore, cambio, direzione. E il prezzo: l’indiana è disponibile a partire da 7.590 euro.

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