Sharks“, di Taschen, segue le avventure oceaniche di Muller, dall’incontro con gli squali pinna nera e gli squali tigre delle sabbie in Sudafrica fino ai martello nelle Bahamas: un catalogo di adrenalina

Il libro di Muller è un tributo alla bellezza e alla potenza dello squalo, ma anche un grido di allarme per il suo futuro fragile. Una raccolta di fotografie straordinarie, tra cui la prima fotografia conosciuta di uno squalo bianco che salta fuori dall’acqua di notte. Muller ha fotografato molti attori, musicisti e star dello sport come Brad Pitt, Leonardo DiCaprio, Rihanna e Bruce Willis. Ma da vent’anni ha costruito uno dei portafogli più spettacolari di fotografia subacquea sugli squali.

Il libro esplora gli squali degli oceani Pacifico, Atlantico e Indiano, fotografati come se fossero attori o musicisti che si preparano per una copertina di una rivista. Muller si avvicina agli squali con il suo sistema di illuminazione stroboscopica a sette lampade da 1200 watt, incapsulate in plexiglass, sviluppato con la tecnologia NASA, e senza gabbia: “Sono sempre senza gabbia. Secondo me, hai davvero bisogno di una gabbia solo con gli squali bianchi in superficie, quando li stai nutrendo. Quando nuoti con questi animali, inizi a capire che non sono interessati a noi. Non siamo nel loro menu”.

Il libro segue le avventure oceaniche di Muller, dagli squali pinna nera e gli squali tigre delle sabbie in Sudafrica fino agli squali martello nelle Bahamas, con molte aneddoti coinvolgenti lungo il percorso riguardo al predatore oceanico in via d’estinzione come mai visto prima.

“White Mike” dice che il suo lavoro commerciale di grande successo gli ha permesso di utilizzare il suo denaro per sostenere organizzazioni di sensibilizzazione come WildAid, Sea Shepherds, EarthEcho e Shark Spotters in Sudafrica: “Ne stiamo uccidendo circa 100 milioni all’anno. Le persone non hanno idea quando sentono questi numeri, e sono al vertice di un ecosistema oceanico molto fragile, quindi se togli il predatore principale è come un effetto domino”.

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