Una ricerca negli Stati Uniti ha esaminato i dati di 27.000 animali e li ha associati alle malattie più comuni in base alle dimensioni. La chiave è il metabolismo (Clarin)

Come nelle persone, l’età nei cani è associata al rischio di molte malattie. E le dimensioni sono un fattore importante all’interno di tale rischio. È noto che quelli di maggiore statura vivono meno dei loro simili piccoli. Lo dice anche uno studio dell’Università di Washington basato su più di 27mila cani degli Stati Uniti, che ha quantificato il modello “storico” delle malattie del cane evidenziando come questi dati variano in base alle dimensioni, al peso e all’età.

Analizzando i dati il gruppo di esperti mirava a capire come le dimensioni del corpo, misurate in base al peso, siano associate alla prevalenza di una malattia segnalata nel corso della vita e al suo modello rispetto all’età, per varie categorie di malattie. Sono state trovate associazioni significativamente positive tra le dimensioni del cane e la prevalenza di pelle, ossa, gastrointestinale, orecchio/naso/gola, cancro, malattie neurologiche, endocrinologiche e infettive.

I cani più piccoli hanno maggiori probabilità di contrarre malattie agli occhi, al cuore, al fegato/pancreas e alle vie respiratorie mentre le malattii renali e urinarie non differiscono significativamente tra più grandi e più piccoli. È noto da tempo che i cani più grandi sono quelli con la minore longevità. Come è anche noto che le persone di razza, in generale, muoiono prima dei meticci, qualcosa che è logico: quelli di razza, a causa della consanguineità (incroci tra loro) ereditano molte più malattie.

Nei cani più grande è la dimensione metabolica, più breve, a caratterizzare la durata della vita. Questo spiega perché i cani di piccola taglia hanno molti attributi intrinseci che sono unici. Ad esempio, hanno un tasso metabolico basale più elevato (che indica la quantità di calorie di cui il loro corpo ha bisogno per svolgere funzioni metaboliche).

In sintesi il Progetto Dog Aging, attraverso l’analisi del sangue prelevato dai cani ha dimostrato che proprio il metabolismo è la chiave per una maggiore longevità. Ma chiarisce che il divario negli anni vissuti in base alle dimensioni dei cani si sta restringendo. Grazie all’aumento della tecnologia, delle tecniche veterinarie, si è stati in grado di fare progressi in tutte le malattie, il che significa che fortunatamente anche i cani di grossa taglia sono destinati ad avere una qualità di vita più elevata e migliori progressi negli anni di vita.