Viene pubblicato il quaderno con gli appunti del suo avventuroso viaggio in Europa nel 1937, quando aveva vent’anni (La Vanguardia)

John F. Kennedy (Jack) e il suo amico Lem Billings erano quasi amici quanto diversi. Entrambi hanno studiato presso l’elitaria Università di Harvard, dove hanno formato una stretta amicizia, nonostante il fatto che ci fossero più cose che li separavano da quelle che li univano. Billings era protestante, omosessuale e appassionato di arte; d’altra parte, Kennedy era cattolico, seducente con le ragazze ed entusiasta della politica. Avevano 20 anni quando, appena terminato il primo anno di facoltà, decisero di viaggiare in Europa nel 1937, in un momento in cui la Spagna stava vivendo una sanguinosa lotta civile, il fascismo e il nazismo stavano emergendo con vigore in Italia e in Germania, e tamburi di guerra si sentivano nel continente.

Jack e Lem si imbarcarono insieme a una Ford Cabriolet su un transatlantico attraccato a New York, il 30 giugno, con biglietti di ritorno per due mesi dopo. Durante questo periodo hanno viaggiato attraverso la Francia fino al confine con la Spagna e poi hanno continuato in direzione di Italia, Austria e Germania, per concludere nei Paesi Bassi e in Belgio prima di prendere un traghetto per l’Inghilterra e poi tornare nel loro Paese. I due giovani hanno deciso di scrivere diari in cui avrebbero incluso fotografie dei luoghi che hanno visitato. Ora questi quaderni di viaggio (“Diary, European Trip”), insieme a ritratti originali mai visti prima, sono stati pubblicati.

Il diario del giovane Kennedy è composto da novanta pagine in cui si può apprezzare una dimensione privata, una culturale e una terza politica. È una lunga vacanza estiva in cui i due amici cercano di divertirsi: incontrano altri colleghi, vanno al cinema, fanno festa o bevono in posti alla moda. Parla spesso di donne, anche se non approfondisce le relazioni.

Billings aveva fatto delle avances a Jack quando stavano studiando insieme e lui lo aveva categoricamente respinto senza influenzare il rapporto tra i due. Sono stati grandi amici nel corso degli anni: Lem ha avuto accesso alla Casa Bianca quando John F. Kennedy è diventato il suo inquilino e ha persino avuto a disposizione la camera degli ospiti. Nel suo diario, scherza su di lui quando il collega si ammala a Lourdes, quando sente l’odore della cucina francese o quando aspetta in piedi per tre ore a Notre Dame. Nel tempio parigino, Jack si sedette vicino all’altare per ascoltare il Cardinale Pacelli, non perché fosse cattolico, ma perché era un amico dei suoi genitori. Un anno e mezzo dopo, Pacelli sarebbe stato eletto Papa con il nome di Pio XII.

Jack dice che va a Messa ogni domenica. Infatti, in due mesi ha visitato molte cattedrali (Rouen, Notre Dame, Orleans, il Duomo, San Pietro o Colonia). Ha anche visitato musei (il Louvre, il Vaticano, il Deutsches Museum), castelli sulla Loira e sul Reno, e luoghi unici come il Colosseo o Pompei. Erano anche nella grotta di Lourdes dove si suppone sia apparsa la Vergine. Lì scherza, perché “la situazione era invertita”, perché mentre migliaia di malati chiedevano di essere curati, il suo amico aveva la febbre di 40. Due opere d’arte lo impressionarono nel suo viaggio: L’Ultima Cena, di Leonardo da Vinci, a Milano, e il David, di Michelangelo, a Firenze.