La Brough Superiors, moto di Lawrence d’Arabia, è tornata a correre in strada, mentre i collezionisti si contendono vecchi esemplari a colpi d’aste milionarie

Per decenni gli appassionati di moto hanno parlato delle Brough Superiors in termini leggendari. Oggi il mito incanta ancora per potenza e tecnologia, mentre sotto la polvere di una stalla nel Sud Ovest dell’Inghilterra spuntano vecchi modelli di cui si erano perse le tracce.

La moto più ambita negli anni ’20 del secolo scorso per prestazioni ed eleganza era sicuramente la Brough Superior. Dalla fabbrica di Nottingham tra il 1924 e il 1940 ne furono costruite e messe in commercio solo 380 esemplari. Poi, con lo scoppio della seconda guerra mondiale, la fabbrica chiuse e cominciò la leggenda della due ruote che era stata anche del tenente colonnello Thomas Edward Lawrence, meglio conosciuto come Lawrence d’Arabia, che proprio su SS 100 aveva trovato la morte nel 1935. Persa nella polvere del tempo, della Brough Superior si è ricominciato a parlare nel 2008, quando l’imprenditore Mark Upham ha rilevato il marchio e promesso nuovi modelli.

Novanta anni dopo il sogno realizzato di George Brough di vedere i primi esemplari della sua creatura uscire dai cancelli di Haydn Road, nel 2014 Upham ha presentato la Brough Superior SS100, un modello di lusso spinto da un bicilindrico di 997 cc da 140 CV e realizzata con l’uso di molti materiali compositi, in coerenza con l’esclusività del marchio e della realizzazione. Il costo, intorno ai 50 mila euro a seconda delle versioni, la pone al top di gamma, ma l’interesse per il nuovo esemplare non è paragonabile a quello degli appassionati per accaparrarsi uno degli otto modelli ritrovati in un fienile della Cornovaglia. Acquistate da un appassionato negli anni ’60 e nascoste agli occhi del mondo per mezzo secolo anni, le motociclette sono state battute dalla casa d’aste londinese Bonhams.

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