Dieci anni dal primo stimolatore per signora è nato un mercato miliardario. Perché?: “perché gli uomini sono sempre meno creativi nel sesso” (El Mundo)

Si celebra un decennio dall’arrivo sul mercato del primo succhiatore di clitoride da parte di Womanizer (Satisfyer è arrivato dopo) e i giocattoli sessuali sono entrati a far parte dell’intimità di molte donne. Quattro donne su dieci non hanno mai avuto un orgasmo nella loro vita. Lo dice la rivista scientifica “Journal of Sexual Medicine”. Una follia che dieci anni fa aveva una percentuale molto più alta, fino all’arrivo del primo succhiatore di clitoride sul mercato. All’epoca, molti (e ovviamente molte) non conoscevamo la differenza tra clitoride o vagina. Per non parlare di essere “clitoridee” o “vaginali”, ma poi è apparso l’annuncio di un dispositivo molto lontano dai tipici vibratori dell’epoca (la maggior parte a forma di membro maschile), che prometteva di far raggiungere l’orgasmo in tempo record “succhiando la vagina”. La verità è che, esaminandolo, a prima vista non suona così bene, ma i risultati erano e sono ancora, dieci anni dopo, fedeli alla pubblicità promessa.

Il tedesco Michael Lenke fu colui che, dopo aver letto una notizia che affermava che il 50% delle donne aveva problemi a raggiungere l’orgasmo, ebbe l’illuminazione: questa situazione non poteva continuare. Così, costruì la tecnologia da zero e usò sua moglie come principale tester. Nel suo decimo anniversario, la compagnia LoveHoney Group può dire che da allora sono stati venduti più di 10 milioni di prodotti in tutto il mondo e che Lenke è ormai felicemente in pensione. Il suo dispositivo ha fatto sì che, forse oltre a rompere qualche matrimonio, ne avvicinasse anche molti altri, perché migliaia e migliaia di donne da tutte le parti del mondo hanno raggiunto, finalmente, il loro primo orgasmo con questo giocattolo sessuale. L’orgasmo da allora è diventato un’industria: fino ad allora i sex shop erano luoghi oscuri, osceni, persino considerati “sporchi”, ma da quel primo Womanizer sono seguite le vendite online e le piattaforme di vendita di questo tipo di giocattoli che oggi sono state trasformate anche in spazi di divulgazione sessuale, come nel caso di Platanomelón, Lelo, Amantis o Satisfyer. Quest’ultimo marchio è arrivato quasi quattro anni dopo Womanizer e con il suo stimolatore di clitoride che portava il nome del marchio, è diventato il giocattolo sessuale più venduto della storia.

Dalla prima apparizione di Womanizer, l’offerta si è moltiplicata perché la domanda è aumentata esponenzialmente: nel 2020, il mercato di questi giocattoli è stato valutato in più di 29 miliardi di euro e si prevede che entro il 2028, questa cifra raggiungerà i 44 miliardi. Secondo lo ‘Studio sull’uso di giocattoli erotici 2023’, realizzato dall’Accademia Diversual, il 31,4% degli spagnoli utilizza giocattoli sessuali (da soli o in coppia) per raggiungere l’orgasmo. E lo fanno da due a tre volte a settimana, seguito da un 28,4% che li usa meno di una volta a settimana. Inoltre, in questo stesso sondaggio si afferma che il 61,3% delle persone intervistate possiede tra due e cinque giocattoli erotici e il 20,3% ne ha tra sei e dieci.

Un altro fattore da considerare è il design di questi dispositivi, che è cambiato in tutti i sensi in questo tempo. Colori vivaci, design ergonomici e adattati a ogni situazione o necessità (coniglietti, ad hoc per la doccia, anali, palline cinesi di diversi colori), così come prezzi totalmente accessibili. L’obiettivo non è più riprodurre la penetrazione eterosessuale con un giocattolo sessuale, ma creare un’esperienza piacevole che si allontani da questa norma, che si sa essere la meno efficace per la stimolazione del clitoride. Nel settore si tengono molto in considerazione le opinioni e le valutazioni degli stessi utenti. Le tecnologie utilizzate in ogni giocattolo sono variate ed evolute nel corso degli anni da quel primo Womanizer. Quest’ultimo marchio ha appena lanciato il suo nuovo prodotto, Womanizer Next, con cui si vanta di aver brevettato una nuova tecnologia che utilizza cambiamenti nella pressione dell’aria per stimolare il clitoride. La principale differenza di 3D Pleasure Air rispetto al vecchio modello è la capacità di pulsare a una velocità più lenta, bassa come 3 pulsazioni al secondo, offrendo una sensazione più naturale e raffinata.