La città del gioco ha inaugurato una nuova attrazione che sfida le convenzioni: un edificio sferico gigante, ricoperto da led, che funge da sala concerti e cinema 3D (Les Echos)

La sfera, alta 111 metri e larga 157, offre a Las Vegas un’esperienza sensoriale senza precedenti. All’interno, gli spettatori possono assistere a concerti di artisti come gli U2 o guardare film in 3D proiettati su una superficie di 270 gradi, con effetti di movimento, vento e odori. The Sphere è il frutto dell’ambizione di James Dolan, un miliardario americano noto per il suo carattere controverso. Il progetto ha avuto un costo di 2,3 miliardi di dollari e non è ancora redditizio. Nonostante le recensioni positive degli spettatori, il futuro di The Sphere è incerto. Il costo elevato dei biglietti e la mancanza di contenuti originali potrebbero ostacolare il successo del progetto.

Dolan, noto per la sua avversione al virtuale, ha costruito The Sphere ispirandosi a un racconto di Ray Bradbury in cui il virtuale diventa realtà. La fine sanguinosa del racconto non sembra averlo turbato tanto che spera di costruire altre sfere in altre città del mondo, ma ha già incontrato l’opposizione del sindaco di Londra. Indipendentemente dal suo futuro, The Sphere rappresenta un’esperienza innovativa e coinvolgente che sfida le tradizionali forme di intrattenimento.

Le cifre della sfera sono impressionanti: 1,2 milioni di pannelli led, una sala concerti che può ospitare fino a 18.600 persone e il film di Darren Aronofsky, “Postcard from Earth”, realizzato appositamente per The Sphere. I biglietti per i concerti costano da 1.500 dollari in su e per vedersi un film occore spendere almeno 80 dollari.