Sempre più spesso tra una macchina e un’altra, nella sala pesi e sui vogatori si vedono persone che bloccano altre per il desiderio irrefrenabile di registrare sul cellulare le proprie performance (Aujourd’hui)

Tutti si filmano in palestra, ora. Non si può più respirare senza essere sullo sfondo di una storia su Instagram. Sono in tanti ormai a non sopportare più questa moda – questa piaga, borbottano altri – che invade le palestre, disseminando treppiedi e telecamere davanti a ogni macchina: una tendenza considerata “imbarazzante”, in tutti i sensi della parola. Ma non è solo il ridicolo a disturbare: le macchine vengono occupate per trenta minuti, tra inquadrature, riprese, controlli se è di qualità. A ciò si aggiungano i treppiedi che bloccano più macchine e i videomaker poco attenti a chi si trova sullo sfondo: ecco il mix perfetto per scaldare gli animi in palestra e sui social. Per molti è difficile rimanere concentrati durante la sessione quando si deve fare attenzione a non passare davanti a persone che si stanno filmando. “Dovrebbero vietare di filmare” dicono sui social, mentre altri difendono la pratica, in nome della libertà, ma anche perché i video di sport non sono senza utilità.

Secondo gli istruttori il divieto non è la soluzione adeguata perché i video hanno un certo interesse per gli sportivi. Un allenatore o un preparatore fisico. deve dimostrare gli esercizi. I video permettono di dettagliare movimenti precisi e di correggere le cattive posture. Si incoraggiano anche i clienti a guardarsi allo specchio e a filmarsi per osservare la loro evoluzione e per guadagnare fiducia in sé stessi. “Alcuni sono riluttanti perché non si sentono a loro agio con il loro corpo. Inoltre per gli psicologi, filmarsi è effettivamente un modo per incoraggiarsi: i video girati in palestra, perché spesso destinati a essere condivisi, si inseriscono anche in un processo di “valorizzazione narcisistica”.

Desiderosi di riconoscimento, alcuni utenti non si limitano a condividere la loro routine e diventano veri e propri influencer fitness. Il preparatore fisico, anche esperto in dietetica sportiva, è preoccupato nel vedere sempre più contenuti molto tecnici che, diffusi senza spiegazioni, spingono gli internauti a riprodurre movimenti che non sono necessariamente adatti alla loro morfologia o alla loro condizione fisica. Un video non può sostituire una sessione di coaching con una discussione completa su precedenti, alimentazione…